sabato 2 febbraio 2013

Nostalgia di Roma, della città in cui sono vissuto


Sono ormai 9 anni che non abito più a Roma, nella città dove ho vissuto dal 1983 al 2004, per ben 21 anni, crescendo e diventando adulto. Una città che nel bene e nel male mi ha formato come persona, come cittadino di Italia e del mondo. Ma la Roma di cui voglio parlare, non è la Roma della politica, della ribalta.
E' la Roma delle strade, dei vicoli, delle piazze, quella che ho vissuto negli anni in maniera quasi scontata, come fosse una realtà ovvia, invece era la realtà unica in cui il destino mi ha portato ad emozionarmi, a vivere.
Passeggiando, andando in giro con gli amici, ho incontrato Carol Alt sulla scalinata di Trinità dei Monti, Renato Zero in una celebre gelateria vicino al Pantheon, Claudia Schiffer in via del Corso, Demetra Humpton in un pub inglese dietro via del Corso, che non so neanche se esiste più, Carlo Verdone in un cinema vicino piazza Ungheria, Luca Barbarossa in uno studio di registrazione, e sicuramente altri di cui non ricordo.
Ovviamente c'è la nostalgia, e forte, delle risate, tante, fatte insieme agli amici, nei pub, nei cinema, nei ristoranti, nelle pizzerie, nei fast-food, che non si cancellano solo perché adesso la vita è diversa, sono più grande d'età. Quelli sono momenti indelebili, eppure vissuti con una tale leggerezza... che appunto sono più belli nella loro unicità leggera, sentiti come importanti solo adesso che sono trascorsi completamente, e irripetibili. Almeno, lo spirito sarebbe cambiato in ogni caso, e semmai dovessi tornare ad incontrare Cristina Parodi che passeggia a Santa Maria in Trastevere, la cosa non sarebbe per me una piacevole sorpresa da vivere all'interno di una cornice di gioventù ma magari, invidierei la sua carriera, il suo benessere, cose che non sentivo minimamente, quando, calpestando gli storici sampietrini, avevo anche io la mia Roma... da vivere.