venerdì 16 marzo 2012

Twitter e Michele Serra

Twitter è il sito più sopravvalutato del mondo in quanto a contenuti, tra quelli importanti come numero di utenti. Tutti che si ergono a pseudo-intellettuali solo perché parlano di grandi temi con battutine brevissime da studente che chiacchiera con gli amici in viaggio. Bisogna guadagnarselo il diritto di essere grandi, 140 caratteri di presunzione non bastano.
Concordo con Michele Serra, che parla di non identità tra comunicazione e ragionamento.




Il giorno dopo Serra scrive:
"La parola - e questa è ovviamente solo una mia opinione - non deve rispondere solo all'ossessione di comunicare (la comunicazione sta diventando il feticcio della nostra epoca). La parola dovrebbe servire ad aggiungere qualcosa, a migliorare il già detto. Alla comunicazione bastano gli slogan. Alla cultura serve il ragionamento. Non per caso la conclusione del mio corsivo era questa: "se usassi Twitter, direi che Twitter mi fa schifo. Fortunatamente non twitto". Traduzione per i parecchi che non hanno capito, e difatti hanno scritto "a Serra fa schifo Twitter": ci sono cose, per esempio il mio giudizio su Twitter, che non possono essere dette su Twitter. Perché ci sono cose che sono complesse e addirittura complicate, e dunque irriducibili alle pochissime parole che Twitter concede."

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